“L’individuo singolo non può rendere conto
in modo completo di nessuna condizione
psicopatologica umana: io considero il paziente
che mi sta di fronte come l’anello di una lunga catena,
il punto nodale di una rete di interazioni,
la quale è la sede dei processi che portano tanto
alla malattia che alla guarigione.
Tutta la psicologia diventerebbe così psicologia sociale
e troverebbe nel gruppo il suo naturale
strumento terapeutico”


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